sabato 1 ottobre 2011

Il cacciatore di tesori

Appollaiata su uno scoglio osservavo un uomo che imbrigliava il vento, che sapeva governare gli istinti della natura.
Ero lì a fare i conti con i refoli di borino che ingrigivano la superficie del mare profondo della Baia di Sistiana.

Occhi scuri e capelli nerissimi, una camicia bianca che si gonfiava d’orgoglio sotto i colpi del vento mentre guardavo lontano, dietro all’ orizzonte per cercare ancora cielo.
Gli chiesi perché mai tracciasse a mano libera … e lui mi rispose che la vela si fa con la testa e l’esperienza.
Con il gesto di chi vuole beffarsi delle “moderne” regole matematiche mi spiegò che il punto più critico della costruzione di una vela è nella tracciatura, nel creare un disegno che deve essere perfetto per quel, e solo quel tipo, di imbarcazione, perché sia proporzionale alle misure dello scafo e delle alberature.
Come la vita. Come la propria storia che può avere il vento amico, come fa l’uomo che comanda e calca il legno della tolda della sua nave vita.
Fu così che decisi di diventare cacciatore di tesori, perché molti hanno una grande conoscenza delle zone di un mondo vecchio con un “impiego fisso” ma pochi si avventurano all’ esterno. Questi ultimi sono pronti ad affrontare i rischi, le bestie feroci, le bande di mutanti, gli altri cacciatori che li snobbano e sanno di dover correre il rischio di non essere pagati per l’ultimo lavoro…

venerdì 30 settembre 2011

Quando sei a un bivio, prendi la strada che va in su




Piccola, 
abbiamo "chiacchierato" qualche giorno fa. Tu dall'alto dei tuoi quasi quattro mesi e io dal basso dei miei tanti anni. Però ci siamo intese. Prova ne è il filmato che guardo e riguardo. Quello, per intenderci, fatto con la mia vecchia digitale. Due minuti di te e di me. Con la mia voce in sottofondo e i tuoi trilli e gorgheggi in primo piano.
Sei cresciuta, stai benissimo e la tua mamma è una splendida mamma. Non oso dire che mi somiglia nel modo di approcciarsi con te. In realtà fa tutto ciò che, per istinto, le mamme fanno da secoli. E questo va bene. E' un rito antico, meraviglioso.
Sei l'unica con la quale, al momento, posso parlare di "massimi sistemi" senza essere interrotta o contestata. 

lunedì 12 settembre 2011

Quando il bambino era bambino


Ognuno conosce la dimensione della propria solitudine
Ce la portiamo dentro tutta la vita, come l'amore che abbiamo dato, perfetta espressione di noi stessi.
Ogni anziano ha un passato stratificato e conserva  una cicatrice di esso.
Però ogni anziano sa di cosa ha bisogno, per colmare ogni crepa della sua essenza



«Quando il bambino era bambino, 
se ne andava a braccia appese. 
Voleva che il ruscello fosse un fiume, 
il fiume un torrente, 
e questa pozza il mare. 
Quando il bambino era bambino, 
non sapeva d’essere un bambino. 
Per lui tutto aveva un’anima, 
e tutte le anime erano tutt’uno. 
Quando il bambino era bambino, 
su niente aveva un’opinione. 
Non aveva abitudini. 
Sedeva spesso a gambe incrociate, 
e di colpo sgusciava via. 
Aveva un vortice tra i capelli, 
e non faceva facce da fotografo. 

domenica 11 settembre 2011

La serenata dei bambini agli eroi dell'11 settembre



Io non sono nessuno per poter stabilire quale sia la verità,
 posso solo augurare ai responsabili di sprofondare tutti all'inferno, 
al più presto possibile. 
(Silvia Tessitore - Eleven in September) 

sabato 10 settembre 2011

Da Ground Zero a Santiago


Ciao piccolina, 
tra qualche anno, sono sicura, ti parlerò dell'11 settembre. 
E' una data tragica, indimenticabile. Ti racconteranno del più grande attacco terroristico di tutti i tempi, che ha cambiato il destino del mondo. 
Ti parleranno dei bambini che hanno perso i loro genitori in quel terribile giorno. Ti diranno di come i papà, le mamme, le nonne, i nonni hanno pregato in quel momento e affidato al loro Dio,  chiunque Egli fosse, la propria famiglia. 
Di quanti hanno inviato il loro ultimo sms con le parole "Ti voglio bene".


E' la storia di Ground Zero. 
Ma c'è un altro 11 settembre di cui vorrei parlarti. 
E' questo : 

Quel giorno la tua nonna era con un amico speciale. Si parlava di libertà, di sogni, di futuro. Si discuteva animatamente di "politica" ,come si può discutere a 18 anni.
Ci fu il gelo alla notizia. Allora non era tutto così veloce: c'era la radio. E una vecchia Fiat500.
Quel giorno, era l'11 settembre 1973, il destino di un popolo cambiò. 
E anche i sogni della tua nonna. 


Continueremo per te, piccola, e per tutti i bambini, a sperare in un mondo migliore.




«Mucho más temprano que tarde, 
se abrirán las grandes alamedas, 
por donde pase el hombre libre para construir una sociedad mejor»
 (Salvador Allende, Presidente de Chile, 1973)

mercoledì 7 settembre 2011

Piccola fragola




RITORNAR BAMBINI
Kahlil Gibran 
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta
giocavamo.

martedì 6 settembre 2011

Se questo è un mondo



Dieci anni.
Trasformata in "baby donna" da copertina sull'edizione francese di Vogue.
Il mondo della moda sfrutta anche le bambine .

(da un servizio del TG3) 

lunedì 5 settembre 2011

Lo sciopero generale spiegato ai bambini

Cara nipotina, 
non è molto semplice spiegare a un bambino che cosa è uno sciopero. Si dovrebbe partire da che cosa è in realtà "il lavoro". 
Avrò modo di raccontartelo, la tua manina stretta nella mia, di dirti come sia terribile la vita di tanti bambini che lavorano, in altre parti del mondo, in condizioni talmente inumane da essere impensabili. 
Ma anche qui, sai, il lavoro sta diventando inumano. 
Ti spiegherò di come la precarietà, concetto difficile eppure entrato nel linguaggio di tutti i giorni, cambia la vita delle famiglie e dei bambini. Di come incide sul diritto alla normalità di una coppia e di come non faccia "nascere" tante piccole pesti.
La tua mamma ha scelto te. Non le hanno rinnovato il contratto perchè era incinta. Come a tante donne che sono invece costrette a rinunciare a piedi piccoli e vite immense per non perdere il lavoro.

La tua nonna oggi è in sciopero. Lei può dichiararsi in sciopero perchè fortunatamente ha un lavoro. 
Scenderà in piazza per te e per tutte le donne e le famiglie che, invece, un lavoro l'hanno perso. 
Ecco dietro a chi sciopera c'è sempre qualcuno che lavora, a volte anche con sofferenza. 
I bambini no, tesoro. I bambini aspettano che qualcuno lo faccia per loro. 


Io ci provo. Per te e soprattutto per loro.


La tua  nonna.



lunedì 29 agosto 2011

Amicizia

Ci sono persone che ti entrano nel cuore. Solo per aver incrociato il loro sguardo.
E le senti improvvisamente amiche o forse anche figlie.
E senti che puoi raccoglierle in un abbraccio 
e cullarle, come fa la tua mamma con te
e prima ancora tante altre mamme.
Un gesto che non ha tempo e insieme alla ninna nanna
reciti:

Se hai un sogno tu lo devi proteggere.
Quando le persone non sanno fare qualcosa
lo dicono a te che non la sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila.
Punto.



(Dal Film “La ricerca della felicità”)

Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita 
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, 
però posso ascoltarli e dividerli con te 
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro però quando serve starò vicino a te
Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano 
perché ti sostenga e non cadi 
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei
però gioisco sinceramente quando ti vedo felice
Non giudico le decisioni che prendi nella vita
mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
però posso offrirti lo spazio necessario per crescere
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere
solamente posso volerti come sei ed essere tua amica.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico
in quel momento sei apparso tu...
Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista
Non sei ne il numero 1 né il numero finale e tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amica non sono gran cosa, 
però sono tutto quello che posso essere

(J.L.Borges)

Cara mafia io ti sfido


E allora, nipotina adorata, oggi ti racconterò di un'altra persona straordinaria che ha tenuto la schiena dritta.

Si chiamava Libero. Libero Grassi.

Vent'anni fa - il 29 agosto del 1991 - fu assassinato per essersi rifiutato di pagare il pizzo e aver reso pubblica la sua storia .


"Caro estorsore -cominciava così la sua lettera - Volevo avvertire il nostro ignoto estorsore di risparmiare le telefonate dal tono minaccioso e le spese per l’acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia. Ho costruito questa fabbrica con le mie mani, lavoro da una vita e non intendo chiudere… Se paghiamo i 50 milioni, torneranno poi alla carica chiedendoci altri soldi, una retta mensile, saremo destinati a chiudere bottega in poco tempo. Per questo abbiamo detto no al 'Geometra Anzalone' e diremo no a tutti quelli come lui".

Ma, come tutti gli uomini che hanno sfidato nella loro normalità gli estorsori, non è morto invano.


Se oggi sono qui a raccontarti di lui è perchè il suo esempio è fondamentale.

Oggi, dopo venti anni, i ragazzi del comitato «Addiopizzo junior», hanno deciso di scrivere un'altra lettera.

La troviamo qui:

Caro estorsore, Sono passati vent' anni da quando hai assassinato Libero Grassi, l' uomo che per primo decise, proprio come diceva il suo nome, di vivere libero e senza catene. Ricorderai certo quando con decisione, dalle pagine del Giornale di Sicilia e del Corriere della Sera , ti rispose che non avresti mai avuto alcun contributo dalla sua attività commerciale, frutto di lavoro e fatica. Proprio come fece lui, noi ragazzi del comitato «Addiopizzo junior», oggi abbiamo deciso di scriverti questa lettera, dimostrandoti l' impegno della nostra lotta per la legalità e la voglia di vivere un futuro migliore senza che nessuno si permetta di dirci cosa dovremmo fare o, se commercianti, chi dovremmo illegalmente pagare. 
Non farti grande, non sentirti importante, il coraggio di parlarti come vedi non ci manca. E' vero, qualche volta sembri avere vinto ma con la tua violenza, pur facendoci del male, ci hai comunque resi più forti, decisi e sicuri. Sappi che ormai siamo in molti a combatterti e, male per te, ci sono anche i bambini, perché oggi si deve «sapere» fin da piccoli e i piccoli capiscono meglio dei grandi... se hai dei figli, e li avrai, te ne sarai reso conto. Inoltre i bambini hanno alle spalle le famiglie e le coinvolgono. Insomma caro estorsore, hai fatto male i tuoi calcoli perché Libero si è moltiplicato non sai quanto e le sue parole adesso le pronunciamo noi anzi le gridiamo, ma con i fatti! Ripensaci che è meglio, magari guardando negli occhi i tuoi figli e pensando al loro bene. Non farli crescere come te, non lo meritano. Stretti attorno alla nostra carissima nonna Pina, che non ha mai smesso di portare avanti il messaggio del suo amato Libero, ti salutiamo da «LIBERI» oggi e sempre."

Addiopizzo Junior (e le sue mascotte con famiglie, parenti, amici e tanti, tanti altri)




domenica 28 agosto 2011

I have a dream

Esplorò la sua anima con un telescopio
e tutto quanto vi appariva
irregolare egli vide e dimostrò
essere splendore di costellazioni.
E aggiunse mondi e mondi
nascosti alla coscienza.
(Coleridge)






Cara nipotina, 
torneremo a parlare di amicizia ma oggi, a te che vorrei insegnare a stare "con la schiena dritta" racconterò di un uomo straordinario. Si chiamava Martin Luther King e il 28 agosto 1963 marciò, insieme a migliaia e migliaia di persone, nere e bianche, per chiedere un mondo migliore, dove in nome della pace e dell'uguaglianza si potesse camminare insieme.  
Io ero ancora molto piccola, però ricordo che seguii affascinata questa folla immensa, che non provocò un solo incidente. 
Fu il giorno del famoso discorso del "sogno". 
Anche questa è una parola che tornerà spesso nei nostri colloqui: se un gran numero di persone sogna la stessa cosa (mi piace sognarlo) la realtà si conformerà al sogno. Cioè  il sogno diventerà realtà. Così si scommetterà sul futuro, quello che desideriamo. Non quello che altri hanno deciso per noi.
La tua nonna 

venerdì 26 agosto 2011

Amici.....

Ho due amici speciali su Facebook, cara nipotina. 
Ma tutti gli amici sono speciali, avrai modo di sperimentarlo nella tua vita. 
Qualcuno resta, altri vanno. Ci sarà l'amica del cuore che sarà con te per sempre, dovunque tu vada e l'amica che ti tradirà. 
Soffrirai, lo so. E questo mi rende triste perchè le nonne non vorrebbero mai vedere soffrire nessuno. 
O forse si: le persone che non hanno tristezza - ho letto da qualche parte - non hanno pensieri profondi. 
Per te, Gilda, una canzone e una poesia. Le leggerai tra qualche anno o forse te le leggerà e te le farà ascoltare la tua mamma. Lei ha una grande sensibilità e sa trasmettere emozioni con la voce e con il corpo. 
Lei, attrice, sa danzare e sa cantare. 
Buon giorno, piccola. Ti lascio due stelle: una di Fausto Mesolella e l'altra di Alfredo (per tutti Alfie) medico del corpo e dell'anima.



Non girarmi attorno
come una gattina impazzita
su un raggio di sole
non intrufolarti nella mia infanzia
e non graffiarla davanti ad uno specchio
dove sei solita giocare:
ci sono parole e cose
che solo il cielo può toccare
.

(Alfie C.)



giovedì 25 agosto 2011

Stay Hungry. Stay Foolish.

“Ho sempre detto che se fosse arrivato il giorno in cui non avrei più potuto far fronte ai miei impegni come amministratore delegato di Apple, sarei stato il primo a dirlo. Sfortunatamente quel giorno è arrivato” ha scritto Jobs nella lettera di dimissioni.
Vale la pena di riascoltare un suo straordinario intervento





Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata. Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie.

martedì 23 agosto 2011

Fa di tutto per essere felice



Desiderata

Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta
e ricorda quanta pace ci puo' essere nel silenzio.
Finche' e' possibile senza doverti arrendere conserva
i buoni rapporti con tutti.
Di' la tua verita' con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,
anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perche' sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benche' umile;
e' un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiche' il mondo e' pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'e' di buono;
molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e' piena di eroismo.
Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.
E non essere cinico riguardo all'amore,
perche' a dispetto di ogni aridita' e disillusione esso e' perenne come l'erba.
Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di la' di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.
Percio' sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsita', il duro lavoro e i sogni infranti,
questo e' ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice. 




Questo testo bellissimo viene quasi sempre presentato come "Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell'antica chiesa di San Paolo".
Invece nel 1959 il reverendo Frederick Kates rettore della chiesa di St. Paul, a Baltimore, Maryland, incluse questo pensiero in una raccolta di materiale devozionale. 
In cima alla raccolta, c'era l'annotazione "Old St. Paul's Church, Baltimore, A.C. 1692", che è l'anno di fondazione della chiesa... da qui l'equivoco.
In realtà, l'autore di questi versi è Max Ehrmann, un poeta di Terre Haute, Indiana, vissuto dal 1872 al 1945, e scrisse Desiderata intorno al 1927.

giovedì 18 agosto 2011

Comincia la storia....

"mamma mi racconti una storia?"
"Quale?"
"Quella dei tuoi fratelli, quando combinavano guai, e poi si nascondevano in soffitta, e poi si arrampicavano sugli alberi e si calavano nei pozzi....."
"Allora....... un giorno...... e poi la nonna..... e infine il nonno...."
Tutti i bambini amano ascoltare la storia della propria famiglia. Io ti racconterò della tua mamma (so poco del tuo papà, ma chiederò all'altra nonna) e di come era monella.
E' nata proprio in quest'anno:


e lei era proprio come Memole : buffa e birichina.
Avevamo una sedia a dondolo, un angolo in cui cullarci e un libro grande grande. E la tua mamma e tua zia (perchè ci sono anche delle zie in questa storia) si sistemavano per benino e ascoltavano la favola della sera.
Ci addormentavamo in tre. E la favola era sempre la stessa.
Ma continua.... e avremo tempo per conoscerci.


Mi sono seduta e ho dipinto la pace (T. Sorek )






LA NINNA NANNA DE LA GUERRA
(1914)

 Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili


...................
(Trilussa)


sabato 13 agosto 2011

ninna nanna riflessiva


Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza
.

Non elogiate il pensiero 
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita
.

Giro giro tondo cambia il mondo.

Non insegnate ai bambini 
non divulgate illusioni sociali 
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l’unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.

Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un’antica speranza
.

Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all’amore il resto è niente
.

Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo.

domenica 3 luglio 2011

Pensieri....



Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini. (Tristan Bernard)

sabato 2 luglio 2011

Ninna nanna mamma


Sono sicura che stai diventando meravigliosa Gilda. 
La tua mamma è bellissima e ha i fondamentali. Si. Ha un addestramento niente male per fare la mamma: forza, cuore, attenzione, tenerezza. E ha il tuo papà. 
Quando era piccola piccola come te (e qui comincia la favola bella) era tranquilla, paciosa. Occhi meravigliosi, neri come il carbone e manine piene. 
Ci siamo conosciute bene, noi due.La prendevo tra le braccia e le sciorinavo filastrocche inventate lì per lì. Qualche volta ci addormentavamo (forse è meglio dire mi addormentavo) abbarbicate nel lettone. 
Il primo mese di vita è fondamentale per un neonato. Una ricerca (ma impara sin d'ora a prendere le ricerche con le pinze) sostiene che i bambini allattati al seno nelle prime quattro settimane crescono meglio.
Ti lascio la ninna nanna che io cantavo alla tua mamma e, che spero, le sia rimasta dentro. 
E' importante, piccola, trasmettere la memoria. 
Appena posso corro da te. Mi manchi.

domenica 26 giugno 2011

Ninna nanna

Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.(Pablo Neruda )


sabato 25 giugno 2011

Avremo barche da costruire....


Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.

Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.

Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.

Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.

Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
(J.Brel)

mercoledì 22 giugno 2011

C'era una volta


Le nonne non sono mamme.
Bella novità. Se non fossero nonne sarebbero mamme, o forse zie, o amiche delle nonne. O ziastre.
Si ma le nonne sono due. Quella paterna e quella materna. Le altre sono succedanee. Sono nonne annacquate.
E le nonne possono raccontare le fiabe (sono fisicamente strutturate per questo), hanno la voce da narratrici di fiabe. E possono anche scrivere storie fantastiche, nuove. Con il finale sempre diverso.
Questo è il bello delle nonne.

E allora io riprendo in mano la penna. E ricomincio a scrivere una storia che aspettava te, bimba mia, per trovare il finale.

L'inizio lo trovi ne "Il posto delle favole", il seguito lo scriveremo insieme. E io ti prenderò la manina e sotto l'albero delle nonne comincerò così....

lunedì 20 giugno 2011

"Le cose che ho imparato nella vita"di Paulo Coelho

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per
distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo
responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era
necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come
dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando
cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che
non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono
sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior
parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non
si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di
incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo
come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante
volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è
stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un
portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti
che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche
vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un
giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.

Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso
per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che
vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai
solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a
sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano,
speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente
anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni
cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene
nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi
dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride
e ognuno intorno a te piange.

venerdì 17 giugno 2011

Balla, anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno

Big Kahuna. Il monologo

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.

Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.

I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.

Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!
Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Lavati i denti.
Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...

Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.

Rilassati!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.

Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.

Sii cauto nell'accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta.

lunedì 13 giugno 2011

Gilda



Speriamo che sia femmina.
E poi arriva lei. 
A chiudere il cerchio degli amori sospesi.

Con un nome importante che si replica per l'amore incondizionato di tutte noi nei confronti di una donna forte, dolcissima come la sua bisnonna.Che l'ha presa tra le braccia e le ha parlato, con la voce chiara e ferma di sempre: "Ehi, hai il mio nome. Mi raccomando".

Così questa bambina dal nome antico, scandaloso, si è affacciata al mondo con il pugno chiuso, segno di forza e di coraggio. In una famiglia che ha nelle donne, nel vincolo tra le donne, il suo punto di forza e il valore aggiunto. 

L'abbiamo attesa, noi nonne, rannicchiate dietro la porta della sala parto, mentre mamma e papà si davano da fare per aiutarla a venire al mondo e, insieme, alle 15.45 di un piovoso 10 giugno ci siamo guardate e abbiamo detto "E' nata!". Un abbraccio strano tra due donne molto diverse, che però hanno condiviso emozioni, paure, speranze e gioia profonda. Si perchè ci siamo guardate e abbiamo deciso di piantare un albero. L'albero delle nonne, per radicare la presenza di una bimba e offrirle un segno di amore duraturo. L'albero delle nonne sarà un olivo simbolo di pace, di giustizia e di sapienza, di rigenerazione. La nonna ecologica, che ha già individuato il luogo (dietro un acero in giardino), lo pianterà e starà attenta che cresca forte e rigoglioso. La nonna tecnologica terrà un diario, raccontando la storia dell'albero e della bimba.
Un diario nel quale saranno annotati consigli, esperienze, fiabe, momenti. 
Per srotolare la matassa della vita.