lunedì 5 settembre 2011

Lo sciopero generale spiegato ai bambini

Cara nipotina, 
non è molto semplice spiegare a un bambino che cosa è uno sciopero. Si dovrebbe partire da che cosa è in realtà "il lavoro". 
Avrò modo di raccontartelo, la tua manina stretta nella mia, di dirti come sia terribile la vita di tanti bambini che lavorano, in altre parti del mondo, in condizioni talmente inumane da essere impensabili. 
Ma anche qui, sai, il lavoro sta diventando inumano. 
Ti spiegherò di come la precarietà, concetto difficile eppure entrato nel linguaggio di tutti i giorni, cambia la vita delle famiglie e dei bambini. Di come incide sul diritto alla normalità di una coppia e di come non faccia "nascere" tante piccole pesti.
La tua mamma ha scelto te. Non le hanno rinnovato il contratto perchè era incinta. Come a tante donne che sono invece costrette a rinunciare a piedi piccoli e vite immense per non perdere il lavoro.

La tua nonna oggi è in sciopero. Lei può dichiararsi in sciopero perchè fortunatamente ha un lavoro. 
Scenderà in piazza per te e per tutte le donne e le famiglie che, invece, un lavoro l'hanno perso. 
Ecco dietro a chi sciopera c'è sempre qualcuno che lavora, a volte anche con sofferenza. 
I bambini no, tesoro. I bambini aspettano che qualcuno lo faccia per loro. 


Io ci provo. Per te e soprattutto per loro.


La tua  nonna.



Nessun commento:

Posta un commento