lunedì 29 agosto 2011

Cara mafia io ti sfido


E allora, nipotina adorata, oggi ti racconterò di un'altra persona straordinaria che ha tenuto la schiena dritta.

Si chiamava Libero. Libero Grassi.

Vent'anni fa - il 29 agosto del 1991 - fu assassinato per essersi rifiutato di pagare il pizzo e aver reso pubblica la sua storia .


"Caro estorsore -cominciava così la sua lettera - Volevo avvertire il nostro ignoto estorsore di risparmiare le telefonate dal tono minaccioso e le spese per l’acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia. Ho costruito questa fabbrica con le mie mani, lavoro da una vita e non intendo chiudere… Se paghiamo i 50 milioni, torneranno poi alla carica chiedendoci altri soldi, una retta mensile, saremo destinati a chiudere bottega in poco tempo. Per questo abbiamo detto no al 'Geometra Anzalone' e diremo no a tutti quelli come lui".

Ma, come tutti gli uomini che hanno sfidato nella loro normalità gli estorsori, non è morto invano.


Se oggi sono qui a raccontarti di lui è perchè il suo esempio è fondamentale.

Oggi, dopo venti anni, i ragazzi del comitato «Addiopizzo junior», hanno deciso di scrivere un'altra lettera.

La troviamo qui:

Caro estorsore, Sono passati vent' anni da quando hai assassinato Libero Grassi, l' uomo che per primo decise, proprio come diceva il suo nome, di vivere libero e senza catene. Ricorderai certo quando con decisione, dalle pagine del Giornale di Sicilia e del Corriere della Sera , ti rispose che non avresti mai avuto alcun contributo dalla sua attività commerciale, frutto di lavoro e fatica. Proprio come fece lui, noi ragazzi del comitato «Addiopizzo junior», oggi abbiamo deciso di scriverti questa lettera, dimostrandoti l' impegno della nostra lotta per la legalità e la voglia di vivere un futuro migliore senza che nessuno si permetta di dirci cosa dovremmo fare o, se commercianti, chi dovremmo illegalmente pagare. 
Non farti grande, non sentirti importante, il coraggio di parlarti come vedi non ci manca. E' vero, qualche volta sembri avere vinto ma con la tua violenza, pur facendoci del male, ci hai comunque resi più forti, decisi e sicuri. Sappi che ormai siamo in molti a combatterti e, male per te, ci sono anche i bambini, perché oggi si deve «sapere» fin da piccoli e i piccoli capiscono meglio dei grandi... se hai dei figli, e li avrai, te ne sarai reso conto. Inoltre i bambini hanno alle spalle le famiglie e le coinvolgono. Insomma caro estorsore, hai fatto male i tuoi calcoli perché Libero si è moltiplicato non sai quanto e le sue parole adesso le pronunciamo noi anzi le gridiamo, ma con i fatti! Ripensaci che è meglio, magari guardando negli occhi i tuoi figli e pensando al loro bene. Non farli crescere come te, non lo meritano. Stretti attorno alla nostra carissima nonna Pina, che non ha mai smesso di portare avanti il messaggio del suo amato Libero, ti salutiamo da «LIBERI» oggi e sempre."

Addiopizzo Junior (e le sue mascotte con famiglie, parenti, amici e tanti, tanti altri)




Nessun commento:

Posta un commento